L’Esame di Maturità 2026 introduce importanti modifiche per studenti e docenti. Con la legge del Decreto Scuola del 30 ottobre 2025, il termine “Esame di Stato” viene sostituito dal nome storico “Esame di Maturità”. Questo ritorno sottolinea l’obiettivo formativo dell’esame, valutando non solo la preparazione scolastica, ma anche la crescita personale e civica dello studente.
Fonte delle informazioni: Tuttoscuola
Composizione delle commissioni
Le commissioni saranno ridotte a cinque componenti:
- 2 commissari interni
- 2 commissari esterni
- 1 presidente esterno (assegnato a due classi)
Questa modifica punta a semplificare la gestione degli esami e a garantire maggiore equilibrio nella valutazione.
Prove scritte
- Prima prova: italiano, invariata rispetto agli anni precedenti.
- Seconda prova: varierà a seconda dell’indirizzo di studi.
- Licei classici: latino o greco
- Licei scientifici: matematica, fisica o scienze
Le prove scritte saranno affidate a due commissari differenti: uno per italiano e uno per la seconda materia.
Colloquio orale
Il colloquio orale sarà focalizzato su un massimo di quattro aree disciplinari, stabilite dal Ministero. L’obiettivo è concentrare la valutazione sulle competenze più rilevanti e coerenti con il percorso formativo dello studente.
Perché queste modifiche
L’intento è rendere l’esame più coerente con le competenze richieste nel mondo accademico e professionale, valorizzando sia le conoscenze teoriche sia la capacità di applicarle in contesti reali.
Approfondimenti: Per maggiori dettagli sul Decreto Scuola e sulle novità dell’Esame di Maturità 2026, leggi l’articolo originale su Tuttoscuola.

